Costruzione di un organo

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Fasi della costruzione di un nuovo organo a canne

Fra le caratteristiche peculiari dell'organo ne ritroviamo una che senza dubbio risulta essere fra quelle principali: l'unicità; ogni strumento è un “unicum”, molto distante dall'idea odierna della “produzione seriale” e quindi molto più legato al mondo dell'artigianato artistico nella sua produzione, dalla progettazione, all'esecuzione operativa fino all'installazione finale.
Sulla base di questa idea è a nostro avviso  necessario, nell'ambito della costruzione di un nuovo strumento, poter curare ed approfondire tutti i particolari costruttivi cercando di andare incontro alle esigenze più varie della Committenza, sia quelle più specificatamente tecniche e strutturali, che quelle in relazione all'ambiente ed all'architettura, che quelle più di legate alla timbrica in stretta relazione alle caratteristiche sonore degli ambienti stessi ed alle finalità di  utilizzo.

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Progettazione preliminare

Durante questa fase vengono eseguiti vari sopralluoghi al fine di analizzare bene e rilevare tutti gli elementi che concorrono nella costruzione di un nuovo strumento. Ricopre un ruolo di primo piano l’acustica e la tipologia dell’ambiente come pure sono essenziali i rivestimenti interni. Oltre al normale rilevamento dimensionale viene analizzato l’aspetto della risposta sonora in quanto elemento determinante al fine del risultato complessivo.
Queste analisi poi sono valutate in confronto al piano generale della composizione fonica prevista per lo strumento che viene raffinata nelle particolarità anche in relazione ai risultati di questi studi.

Progettazione esecutiva

Conclusa la progettazione preliminare si passa quindi a quella esecutiva vera e propria: sulla base dei risultati del primo studio viene eseguito il progetto esecutivo dello strumento nel quale sin inseriscono tutti i vari elementi costituivi del nuovo organo dando priorità a criteri di accessibilità ai copri sonori e trasmissivi per facilitare futuri interventi di manutenzione.
Importanza fondamentale assuma è la parametrazione dei singoli registri con la predisposizione delle caratteristiche dimensionali dei singoli registri ed andrà quindi a determinare la vera “voce” dello strumento.
Non ultimo in ordine di importanza è l’aspetto esteriore dell’organo, che rimane strettamente vincolato alla struttura ed al tipo di estetica che si desidera.
In questo ambito, come già ribadito, abbiamo sempre ritenuto fondamentale, per un buon risultato finale complessivo, che la linea architettonica dell'organo risulti ben armonizzata nell'ambiente in cui esso è collocato. La presenza “silenziosa” di un organo in un ambiente è di gran lunga superiore a quella “sonora” ragion per cui questa deve risultare sempre armoniosa e ben accolta dall’ambiente la ospita.Per questo motivo sviluppiamo i progetti in tutti gli aspetti con la predisposizione di modelli tridimensionali, capaci di poterci offrire a priori una visione di quello che sarà il risultato estetico finale.

Fase esecutiva della costruzione

Terminato il progetto esecutivo si passa quindi alla realizzazione delle singole parti dall'impianto e della struttura per poi passare ai  somieri e manticeria con relativi condotti, secondo quelli che erano i dettagli approvati a livello progettuale.
Particolare importanza risulta avere la preparazione del materiale fonico.
Nella nostra azienda è ancora presente e funzionante il laboratorio per la costruzione delle canne che fu, prima, della famiglia Vittino ed in seguito poi rilevato da Francesco Vegezzi-Bossi, al momento dell’insediamento dell’attività a Centallo nel 1908.
Sono presenti il crogiuolo per la fusione del metallo ed il tavolo per la preparazione delle lastre di necessarie per la costruzione delle canne.
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Gli attrezzi, sono tutti risalenti all’epoca ed ancora in uso oggi. Nel medesimo laboratorio sono poi presenti le sagome per ogni genere di misura di canna dai 16 piedi fino alle più piccole di frazioni di piede.
Abbiamo gli originali stampi utilizzati per la preparazione delle noci delle ance e tutti i diagrammi con relative misure per i singoli registri di tutte le famiglie. Vogliamo evidenziare che la nostra azienda verso la fine del XIX secolo è stata in Italia, la prime ad ispirarsi all’organaria francese di Cavaillé-Coll al fine di avviare la necessaria evoluzione tecnica che è poi sfociata nella riforma dei primi anni del novecento. Sono presenti in archivio libri e tavole dell’organaria francese e tedesca dell’epoca, a testimonianza di tali studi ed innovazioni. Molti sono gli strumenti ispirati dalla costruzione transalpina: la sede allora era a Torino ed oggi è collocata a Centallo a soli 40 km dal confine francese. Storicamente i contatti sono stati quindi continuativi ed importanti e gli organi ancora presenti in terra transalpina sono la testimonianza sonora di quanto precedentemente espresso. E’ nostra convinzione che la ripresa di tale tradizione, adeguatamente adattata alla contemporaneità, possa portare alla produzione di nuovi strumenti dal risultato fonico finale particolarmente morbido e delicato nelle singole sonorità e nelle amalgama sonora dei fondi e poderosi nei forti.
Oggi, per l'avvenuta trasformazione del mercato verso una maggiore esecuzione di lavori di restauro, il laboratorio è operativo per tutte le lavorazioni attinenti a tale attività. In questo settore operiamo su tutti i livelli di lavoro sulle canne: dal lavaggio, alla messa in forma delle parti coniche e cilindriche, alla parziale o totale ricostruzione di singole canne.
Per quanto riguarda invece la costruzione delle canne per nuovi strumenti, la nostra azienda si affida a laboratori specializzati. Sulla base del piano fonico predisposto vengono studiate tutte le caratteristiche tecniche delle canne, in base alle timbriche volute, in relazione alle pressioni di utilizzo. Dopo aver esaurito tali aspetti vengono predisposti opportuni schemi che riportano tutti i parametri costruttivi delle canne, le leghe da utilizzare, i diametri (esterni ed interne con relativi spessori di lastra), geometrie delle bocche ed altri particolari tecnici. I prodotti semilavorati vengono poi rifiniti in laboratorio con l’apertura finale delle bocche per l’intonazione.
Le canne ad anima per le famiglie dei principali sono generalmente costruite in lega al 70% per quanto riguarda la famiglia (80% in facciata).
Per la famiglia dei flauti sono previste con percentuali che variano dai 20 al 30%. I registri delle viole, in relazione alla nostra tradizione sono costruite con leghe dette di “tigrato” intorno al 50% di stagno.
Le canne ad ancia sono studiate nelle misure e nelle caratteristiche nella tipologia dei canaletti e nello spessore delle linguette per poter raggiungere le massima espressione sonora voluta nel quadro fonico al fine di recepire le varie indicazioni della Committenza.
Le tube delle ance possono essere costruite in lega di stagno a percentuale variabile dal 50 al 70% secondo le esigenze di carattere sonoro. I risuonatori delle canne ad ancia del pedale di 16 piedi sono costruiti generalmente in legno di abete esente da nodi; le ance sono inserite in blocchi in legno dotati di regolatore dell’accesso dell’aria.
Le canne in legno sono costruite con scelto abete esente da nodi le bocche riportate con legno di noce. E’ sempre prevista la finestra di accordatura con lamella scorrevole.
I piedi delle canne sono dotati di valvole regolatrici dell’afflusso dell’aria per una più precisa opera di intonazione. Secondo le necessità alcuni registri di più strette dimensioni possono essere dotati di “freni armonici” in legno, applicati alle bocche. Quelle “tappate” dispongono di apposite chiusure guarnite di feltro e pelle al fine di garantire la massima garanzia di tenuta e di conseguenza anche dell’accordatura.

Montaggio

Lo strumento viene completamente montato nel nostro laboratorio ove avviene anche il completo allacciamento trasmissivo: a questo seguirà una prima fase di pre-intonazione delle canne con l'apertura delle bocche e la rettifica delle lunghezze dei corpi.
Concluso questa lavorazione lo strumento viene smontato nuovamente in ogni singola parte, imballato con cura e, a seguito del trasporto nella sede finale, si provvede al montaggio generale.
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Esaurita tale fase si procede con l'intonazione ed accordatura  che avvengono dopo il montaggio e regolazione finale di ogni singola parte strutturale e trasmissiva.
Con l' intonazione viene impresso il carattere sonoro ad ogni singolo registro in base alle caratteristiche costruttive, ma soprattutto in relazione all'ambiente reale in cui strumento è collocato. In questo ambito è nostra abitudine la ricerca della massima omogeneità sonora delle canne all'interno di un singolo registro.
L'accordatura sarà poi l'ultima lavoro e sarà eseguita utilizzando il temperamento concordato a priori in fase di progettazione in relazione con la finalità stilistica ed esecutiva che lo strumento si propone. In genere viene eseguita in tondo per le lunghezze di canne sotto la lunghezza di 2 piedi; per le altre si preferisce l'accordatura con finestra e ricciolo.